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      La terra, la famiglia, i vigneti erano sempre presenti nei racconti di mio nonno della grande guerra. Ho immaginato che di quegli anni il Raboso del Piave potesse essere il segno più autentico e rappresentativo di ciò che eravamo e siamo

 

Antonio Bonotto

 

 

Il vino della Grande Guerra

Dicembre 1917. Soldati austriaci spillano il vino dalle botti in una cantina di proprietà della famiglia Bonotto semidistrutta dai bombardamenti.

Con un’edizione limitata e numerata di 600 magnum Raboso 15-18 Centenarius la famiglia Bonotto desidera celebrare i 100 anni da quell’evento. I primi 200 magnum saranno donati a Capi di Stato, Ambasciatori e Autorità di tutte le Nazioni che parteciparono al conflitto.

Gli altri 400, dedicati a tutti gli appassionati, sono disponibili riservandoli da questo sito.

 

 

    La Grande Guerra, che coinvolse 22 Nazioni di allora, ebbe nel fronte del Piave uno degli atti finali che decretarono vincitori e vinti e conclusero il conflitto.

 

La Grande Guerra

per la famiglia Bonotto

La Grande Guerra colpì duramente tante famiglie, anche i Bonotto che, oltre ai figli chiamati al fronte, dovette subire l’occupazione della casa e delle proprietà da parte dei soldati prima tedeschi e poi austro-ungarici.

 

Nelle lettere dai fronti di guerra oltre alla famiglia, erano la casa e i terreni, fra cui i vigneti ad essere  sempre al centro delle preoccupazioni  di chi, al fronte, non li poteva più seguire. Questo attaccamento alle proprie radici fece si che il popolo del Piave, al termine del conflitto, trovò le forza per risollevarsi e ricostruire.

 

Raboso del Piave

       Solido, caparbio, “ruspego”. Ma quando impari a conoscerlo, rivela i suoi lati inaspettati di generosità, amicizia e cordialità. Come la sua gente.

 

Il Raboso è un vitigno che ha trovato l’armonia con il territorio e le persone della Sinistra Piave, dove il fiume si allarga e nel suo scorrere millenario ha creato un letto di sassi: le Grave del Piave.

 

Un "terroir" duro, nel quale solo la vite del Raboso, così forte e resistente, poteva trovare il suo habitat privilegiato.

 

 

Il Raboso è un vitigno autoctono non solo per coltivazione, ma anche per cultura. Poiché un tempo era il vino della quotidianità, è rimasto per secoli uguale a sé stesso. Oggi la passione di tanti viticoltori lo sta accompagnando, come merita, nell’Olimpo dei grandi vini apprezzati e rinomati.

Il Raboso e la sua gente

      Il vino e i suoi riti facevano parte della vita contadina e nelle occasioni di festa accompagnavano la gioia e lo spirito di condivisione delle genti del Piave. Nei momenti importanti veniva “nisada” (spillata) la “botte buona”, quella che conteneva il Raboso migliore: un vino dal forte valore simbolico, quasi sacro.

 

1913. Un momento conviviale dei capifamiglia

del territorio del Piave presso la Tenuta Bonotto delle Tezze.

 

 

1915

Il 24 maggio l’Italia entra in guerra contro l’Austria-Ungheria. È l’inizio della Grande Guerra per il nostro Paese.

Storia

1918

Dopo la disfatta di Caporetto dell’ottobre 1917, dalla linea del Piave parte la controffensiva italiana che porterà alla vittoriosa battaglia di Vittorio Veneto. La Guerra è finita.

2012

Antonio Bonotto decide di ricordare il centenario del conflitto con il vino tipico del Piave, il Raboso Piave DOC.

2015

Novembre: Raboso 15-18 Centenarius di Bonotto delle Tezze

è finalmente disponibile in 600 magnum numerati.

La famiglia Bonotto

 

        Le prime memorie storiche documentate della famiglia Bonotto nella Contrada delle Tezze risalgono ai primi del ‘400, 17 generazioni di donne e uomini che nel corso dei secoli hanno contribuito a scrivere la storia del vino, in particolare quella della valorizzazione del Raboso del Piave.

Estratto del contratto di affittanza di una proprietà terriera stipulato l’11 marzo 1580 tra i Bonotto delle Tezze e il Monastero di Santa Maria degli Angeli di Murano. Il documento è oggi conservato presso l’Archivio di Stato di Venezia.

Oggi, Antonio e Vittoria con i figli Luigi e Giacomo portano avanti la lunga, vera e viva tradizione di famiglia.

Il Raboso con la sua storia narra  il sentimento di un’ epoca, tragica e valorosa al tempo stesso.

Le uve del Raboso 15-18 Centenarius sono raccolte a mano da una vigna di oltre 50 anni coltivata "alla Bellussera" sita in località Santa Maria del Piave. Il sistema di coltivazione della vite a Bellussera (o a raggi) ha caratterizzato il paesaggio viticolo di queste terre per tutto il Novecento e ancora oggi, nella bassa pianura del Piave, è possibile vedere qualche vigneto coltivato in questo modo.

vedi la vigna

 

Le uve del Raboso 15-18 Centenarius  sono state vendemmiate e vinificate a ottobre 2012; nella primavera successiva il vino è stato messo a maturare in 4 esclusive botti in rovere.

 

Nella primavera del 2015 è stato tolto dalle botti e preparato per l’imbottigliamento dell’8 luglio 2015 e per ulteriori 4 mesi di giusta maturazione in bottiglia.

 

Da novembre 2015, Raboso 15-18 Centenarius è disponibile per il vostro piacere di assaporare la Storia.

Da un’antica Bellussera a 4 esclusive botti in rovere.

La Tenuta Bonotto oggi.

Raboso 15-18 e Rossopiave:

il vino, la storia, il libro.

Raboso 15-18 Centenarius è un progetto che va oltre il vino e che ha ispirato il libro Rossopiave di Edoado Pittalis (Edizioni Biblioteca dell'Immagine) che racconta il legame storico tra la famiglia Bonotto, il vino e il territorio del Piave. Piccole grandi storie che s’intrecciano con le vicende belliche e non solo.

 

Nel video, il vino e il libro raccontati nella serata di presentazione presso la Tenuta Bonotto (tratto da il “Settimanale Veneto” di Rai 3)

Se desideri il magnum di Raboso 15-18 Centenarius

ti consigliamo di riservarlo fin d’ora, sono solo 400 magnum da collezione.

 

Numerati da 001 a 600, infatti, i primi 200 saranno donati ai Capi di Stato, agli Ambasciatori  e  alle Autorità di tutte le Nazioni che parteciparono alla Grande Guerra;

i magnum che è possibile riservare, perciò, sono quelli numerati da 201 a 600.

Le riserve verranno accettate fino ad esaurimento.

Tenuta Bonotto delle Tezze di Bonotto Antonio

Via Duca d’Aosta, 16 - Loc. Tezze di Piave - 31028 Vazzola (TV) - ITALY

Tel.: 0039 (0)438 488323

Fax: 0039 (0)438 488891

 

info@bonottodelletezze.it

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